Cosa si nasconde dietro alla Fiducia? Quale sottile meccanismo relazionale muoviamo quando sentiamo di avere a che fare con qualcuno di cui possiamo fidarci?
Se facciamo attenzione al momento in cui avvertiamo qualcuno come “meritevole di fiducia”, stiamo in fondo accettando il rischio che non lo sia.
Allo stesso tempo, pensiamo di meritare fiducia nel momento in cui sappiamo che le altre persone con le quali abbiamo a che fare accettano il rischio che possiamo tradire le loro aspettative.
Costruire una relazione di fiducia richiede tempi diversi a seconda delle persone coinvolte, ma non solo: richiede uno spazio di sperimentazione scevro da conseguenze insanabili, ricolmo di strumenti atti ad analizzare e recuperare gli errori fatti, regolato da passaggi espliciti, condivisi e volutamente non giudicanti.
Le situazioni di gioco, che i nostri figli e le nostre figlie sperimentano tra pari o con noi genitori, aiutano a creare quel genere di “spazio di sperimentazione” che sposta attenzione, giudizio e rischio in una dimensione “senza ricadute reali”.
Anche “i grandi” possono sfruttare situazioni di gioco strutturate e ripetute per rinsaldare la fiducia e sperimentare i confini relazionali con i propri pari: partner, colleghi, parenti. Non a caso, in piccolo, temporaneamente e in maniera non intenzionale, è quello che accade spesso durante le feste di Natale.
I Giochi di Ruolo sono uno strumento pedagogico ed educativo strabiliante, da questo punto di vista. Ne esistono di svariate versioni: tradizionali o di ultima generazione, con o senza dadi, con o senza regole preordinate, che durano 30 minuti o anni interi, che costruiscono mondi o che stanno racchiusi in una scatola.
Alcuni interventi socio-pedagogici trovano nel gioco – ed in particolare nel Gioco di Ruolo – uno spazio importante per la costruzione della fiducia tra le persone coinvolte.